" Quando esci per comprarti dei pantaloni, sii carino con te stesso. Se ne provi un paio che ti stanno male, non prenderlo come un fallimento personale. Levateli, rimettili in mano alla commessa ed esci dal negozio a testa alta, continuando a cercare. I pantaloni giusti sono come la persona giusta: prima o poi, arrivano!".Anne Hathaway
Chi è che porta i pantaloni? E' questo uno dei famosi detti che veniva utilizzato nell'epoca precedentemente per differenziare il sesso maschile dal sesso femminile. Un modo di dire per dimostrare la superiorità, nel rapporto di coppia, dell'uomo rispetto la donna. Con il passare degli anni e grazie a donne come Amelia Bloomer ( continua a leggere per capire ndr ), questo detto è andato via via scomparendo. Ma rimane un dubbio, perché i pantaloni nascono per l'uomo?
LA NASCITA DEI CALZONI

LE DONNE E I PANTALONI

Dalla Bloomer a Coco Chanel, che indossò i pantaloni maschili per le sue giornate a cavallo. Anche quest'ultima venne inizialmente critica per tale scelta, in seguito divenne un esempio di stile grazie alla sua capacità di riuscire ad unire lo stile femminile a capi maschili. Certo è il merito attribuito alla stilista per aver abbattuto il mito dei pantaloni, indossati precedentemente esclusivamente dall'uomo. Ormai il calzone non è più un tabù per la donna, ma basterebbe pensare alle signore più anziane che ancora, nonostante ormai sia diventato al 100% capo del guardaroba femminile, continuano ad indossare unicamente gonne.
ABBOTTONATURA E CERNERIA
I pantaloni dal punto di vista estetico possono avere due tipi d'apertura:
- Abbottonata, come lo stesso nome suggerisce, essa è realizzata attraverso l'utilizzo del bottone. Quest'ultimo è legato a un lembo e funziona in accoppiata con l'occhiello o l'alamaro. Tale caratteristica del pantalone è utilizzata nei pantaloni classici ( spesso lavorati dal sarto ndr ) da uomo e da donna.
- Cerniera, tipo di chiusura che lega due lembi di tessuto. Il primo ad utilizzare un meccanismo simile alla zip, fu l'inventore della macchina da cucire: Elias Howe. Con il passare degli anni questo sistema venne migliorato, fino all'attuale utilizzo. Esso è prettamente utilizzato nei jeans femminili o pantaloni industriali.
IL PANTALONAIO E IL CASO AMBROSI
La figura del pantalonaio è ormai in via di estinzione, esso è riferito al lavorante di sartoria specializzato nella realizzazione di pantaloni. Attualmente in Italia tale lavoro è rappresentato al meglio da Salvatore Ambrosi, erede del laboratorio di famiglia. In tre quarti d'ora il pantalone Ambrosi è pronto per essere provato, realizzato per il 95% a mano, prevede la lavorazione a macchina solo per le cuciture interne delle gambe. In un'intervista per GQ afferma: "Non ho cartamodelli, impazzirei! Qui si taglia direttamente la stoffa dopo aver preso le misure del cliente". Un lavoro che ha condotto il pantalonaio nostrano a vestire principi arabi, magnati asiatici, americani e oligarchi russi.
I PANTALONI OGGI
Attualmente il pantalone non conosce confini, ne alcun tipo di distinzione. Sarà l'inizio di una nuova epoca: "Chi è tra i due che porta la gonna?".
L'articolo è integralmente tratto dal blog Muse Ispiratrici che ringraziamo per la pubblicazione.
La figura del pantalonaio è ormai in via di estinzione, esso è riferito al lavorante di sartoria specializzato nella realizzazione di pantaloni. Attualmente in Italia tale lavoro è rappresentato al meglio da Salvatore Ambrosi, erede del laboratorio di famiglia. In tre quarti d'ora il pantalone Ambrosi è pronto per essere provato, realizzato per il 95% a mano, prevede la lavorazione a macchina solo per le cuciture interne delle gambe. In un'intervista per GQ afferma: "Non ho cartamodelli, impazzirei! Qui si taglia direttamente la stoffa dopo aver preso le misure del cliente". Un lavoro che ha condotto il pantalonaio nostrano a vestire principi arabi, magnati asiatici, americani e oligarchi russi.
I PANTALONI OGGI
Attualmente il pantalone non conosce confini, ne alcun tipo di distinzione. Sarà l'inizio di una nuova epoca: "Chi è tra i due che porta la gonna?".
L'articolo è integralmente tratto dal blog Muse Ispiratrici che ringraziamo per la pubblicazione.
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