“Eletti sono coloro per i quali le cose belle non hanno
altro significato che di pura bellezza”. Oscar Wilde. (Il Direttore)

Questo posto ha il fascino misterioso di una ‘brigadoon’.
Ricordate il film degli anni ’50 in cui due turisti inglesi si imbattono in un
paesino scozzese che, scopriranno poi, appare al mondo visibile una volta ogni
secolo? Ebbene, i due turisti rimangono stregati da Brigadoon proprio come
chiunque incontri, dopo tanto vagare, la Casina Valadier.

Tranne che per pochi anni, nel Ventennio fascista, durante
il quale la Casina era diventata il ritrovo della nobiltà e degli intellettuali
non solo romani (come Pirandello e D’Annunzio), questa costruzione neoclassica
progettata dall’architetto romano Giuseppe Valadier ha vissuto duri giorni di
oblio.

La Casina, infatti, fu voluta dal Valadier come il luogo in
cui i romani potevano riposarsi da lunghe camminate lasciandosi ammaliare della
vista sul cuore antico della città in compagnia di un caffè ristoratore.
L’attenta ricostruzione storica delle vicende che si legano
al Pincio e alla Casina ci restituisce una serie di note interessanti e
controverse.
Valadier è incaricato di dare una coerenza architettonica al
Pincio ma anche alla scalinata e a Piazza del Popolo. L’architetto, di origine
francese, è figlio del primo grande orafo/argentiere romano, famoso per i
fastosi centrotavola. E infatti, guardando dall’alto Piazza del Popolo, non vi
sembra proprio un centrotavola?

Da allora la Casina non ha avuto pace, sopravvivendo tra
periodi di splendore e altri di buio totale. I lavori si susseguono a più
riprese così come i tentativi di un suo sfruttamento commerciale.
Nel 1872 si tenta di adibirla a ‘uso di Birreria e Buffet’,
poi a Café e ancora a ristorante di lusso, grazie alla costruzione di terrazze
sui quattro lati. Ospitò persino esposizioni d’arte.
Nel 2004, dopo un lunghissimo ed accurato restauro, la
Casina riacquista gran parte del suo fascino, nascosto per troppi anni. Ma solo
ora le sue potenzialità sono in piena espressione.

Nelle ultime settimane alla Casina Valadier si sono
alternate presentazioni, incontri fumosi, cene ed appuntamenti che hanno
gratificato l’uomo di gusto, in cerca di un luogo selezionato, in cui tutto,
dall’accoglienza (educata e formale) alla cucina (tradizionale e attuale) abbia
una sua coerenza.
E noi di Stilemaschile ne abbiamo fatto una base per i
nostri Incontri, come avrete modo di leggere presto, conquistati anche dalla
possibilità di avere a disposizione un grande fumoir, che sta per essere
sottoposto ad un vigoroso quanto difficile restyling che lo renderà ancor più
in sintonia con il fascino dell’intera location.
Si ringrazia Stilemaschile per la pubblicazione dell'articolo.
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