lunedì 31 agosto 2015

HISTORIADOR VUELO “Il futuro di un mito”

El tiempo lento… el tiempo vuela…




L’Avana nel 1882 aveva certamente un altro ritmo, un tiempo lento che permetteva di godere appieno di ogni momento e di vivere ogni esperienza fino ai propri limiti. Offriva un alto stile di vita e l’attenzione era puntata su ogni dettaglio. Attori, uomini d’affari e avventurieri visitavano la città contribuendo a mantenere vivo tale spirito.


Grazie a loro questo spirito ha attraversato le epoche in un “Vuelo” ed ora ci aiuta a progettare il futuro. Questa cultura è stata il pilastro fondante di Cuervo y Sobrinos, permettendo a La Casa di passare in un volo attraverso il tempo.
Vuelo unisce il passato al presente, racchiudendo in sé la filosofia, il savoir faire e l’esperienza acquisita dal passato per raggiungere il futuro. Sente il tempo, un tempo che trionfa insieme a Cuervo y Sobrinos.

Vuelo, un mito per il futuro raggiunge una nuova era, un nuovo concetto che supera nuovi limiti, nuove sfide e nuove idee. Il tempo si muove e con esso Cuervo y Sobrinos.

Qualità, tradizione, design e innovazione definiscono il nuovo orologio di Cuervo y Sobrinos, sviluppato, disegnato e prodotto al 100% in Svizzera, culla dell’alta orologeria. Cuervo y Sobrinos combina sapientemente la tradizionale conoscenza svizzera dell’orologeria alla più moderna tecnologia.

Vuelo incarna il prestigio e la complessità degli orologi svizzeri e rappresenta un capolavoro di alta orologeria e spirito latino.

Con il nuovo Historiador Vuelo, Cuervo y Sobrinos riporta in vita il modello storico più rappresentativo del marchio, rinnovandolo con un design creativo e ingegnoso. Inspirato a un disegno originale Cuervo y Sobrinos degli anni ‘40, Historiador Vuelo rivela uno stile moderno e sofisticato sottolineato dalle nuove caratteristiche anse.

La cassa è caratterizzata da una incomparabile complessità, la sua costruzione è molto sofisticata, con anse costruite separatamente e perfettamente avvitate alla cassa. La loro silhouette è in sintonia con la forma dei pulsanti.

Un cronografo moderno in grado di soddisfare un pubblico raffinato ed esigente alla ricerca di prodotti di lusso e distintivi. Vuelo ha un tocco contemporaneo sottolineato dal complesso quadrante multilivello, con contatori piccoli secondi e minuti sul primo livello, 24 ore, indici e numeri sul secondo livello e minuti e secondi stampati sul terzo livello.

La cassa in acciaio del diametro di 44 mm è personalizzata sul fianco con l’incisione “Vuelo” e alloggia un movimento Dubois Dépraz 30342 con datario e 24 ore, e una riserva di carica di 40 ore. Una scala tachimetrica è incisa sulla ghiera.

Le lancette dei minuti e delle ore blu acciaio con superluminova bianco donano a questo orologio uno stile moderno e accattivante, la lancetta centrali blu acciaio ha la punta a freccia rossa vuota a evidenziare il blasone Cuervo y Sobrinos; la lancetta delle 24 ore è in un lucente acciaio blu.
Historiador Vuelo è completato da un elegante cinturino in Alcantara e alligatore della Louisiana ed è disponibile in due diverse versioni con diamanti.


Vedi le schede tecniche complete



venerdì 28 agosto 2015

UN OROLOGIO (QUASI) IMMAGINARIO di Marco Strazzi

Il posto di oggi è tratto integralmente dal blog di Marco Strazzi che parla del tempo con una  concettualità leggiadra, il nostro blog non poteva rimanere insensibile, come voi sapete noi non siamo solo divulgazione di Brands ma definiamo il tempo uno strumento creato da in'idea,  
Un orologio (quasi) immaginario è tutto ciò, Buona lettura.

Il mio prossimo libro - The Museum Collection - tratterà i 100 orologi che il collezionista esperto dovrebbe inserire tra gli acquisti da prendere in considerazione. Questo post è dedicato a un orologio che ho la fortuna di possedere, ma che non figurerà nel libro. Non è un "must", anzi. In un certo senso non esiste nemmeno. Eppure sono riuscito a scrivere 300 pagine solo su di lui. 

La storia comincia con una curiosità condivisa da molti amanti degli orologi vintage. Chi era il proprietario originale dell'oggetto che hanno appena comprato? Dove abitava? Cosa faceva? In genere non è possibile rispondere a queste domande, tanto meno in casi come questo: un Longines WWW (Wrist Watch Waterproof, Orologio da Polso Impermeabile) fabbricato negli Anni 40 per l'Esercito britannico. Sapevo qualcosa di questi orologi anche prima dell'acquisto, ma non ero un esperto, visto che il mio interesse per la storia dell'orologeria verte sulla produzione civile e non su quella militare. Ora che possedevo uno dei famosi e ricercati WWW, sentivo di doverne sapere di più. Le prime ricerche mi condussero a un articolo di T. Koenig e A. van der Meijden pubblicato nel 2008 dall'Horological Journal. Si tratta di una lettura obbligata per chiunque abbia un interesse per questi orologi, in quanto fornisce una panoramica completa dei fabbricanti, dei requisti di conformità definiti dall'Esercito britannico, dei quantitativi e delle date di produzione. Quest'ultimo dettaglio mi ha un po' deluso: pare che nessun WWW abbia partecipato alle battaglie per la liberazione dell'Europa perché sono stati consegnati tutti dopo la fine della guerra nel Vecchio Continente. Per quanto riguarda il mio Longines in particolare, una conferma autorevole è arrivata dalla Casa stessa. Il movimento fu venduto a Baume, il suo agente londinese, nell'autunno del 1945.

Avrei potuto archiviare la questione. Dopo tutto, ne sapevo abbastanza per non fare una brutta figura se qualcuno mi avesse chiesto informazioni sul mio orologio dall'aspetto vissuto. Invece non l'ho fatto. Il mio interesse di lunga data per la Seconda Guerra Mondiale, insieme con l'orgoglio per l'acquisizione del Longines e una passione per gli scenari alternativi, ha prodotto una serie di "E se...". E se un prototipo del WWW fosse stato consegnato per un test molto prima del 1945? E se fosse stato al polso di un Paracadutista britannico nelle ore del D-Day? E se fosse stato smarrito durante uno scontro a fuoco? E se fosse ricomparso sul catalogo di una casa d'aste settant'anni più tardi? E se...




Queste ipotesi fantasiose sono state seguite da due anni di ricerche, di viaggi nel Regno Unito e in Francia, di conversazioni con i veterani e gli storici, di scrittura. Per la prima volta in vita mia, passavo dalla descrizione della realtà alla narrativa, ma allo stesso tempo avvertivo il dovere di essere plausibile e di rispettare la verità storica. Il risultato è il romanzo L'orologio con le ali, successivamente tradotto dall'originale italiano in inglese (Wingwatch) e in francese (La montre ailée). I suoi temi sono il coraggio, la paura, la trasmissione della memoria tra generazioni, il dolore della perdita, l'incoraggiamento trovato nella certezza che "Non Camminerai Mai Solo" (You'll Never Walk Alone), come recita la canzone preferita del protagonista.
Che c'entra l'orologio con tutto questo? Beh, si tratta di una macchina del tempo. Non c'è da stupirsi se riesce a far emergere una storia lungamente dimenticata e a facilitare la soluzione di un mistero. Le sue lancette arrugginite e il suo quadrante scolorito sanno scandire giorni che non sono quelli limitati degli uomini.

Ecco perché questo orologio è importante. Mi ha spinto a creare qualcosa di cui non sapevo essere capace. Mi ha indotto a visitare i luoghi dove è stata scritta la storia e a incontrare coloro che l'hanno scritta. E mi ha confermato che i collezionisti hanno ragione ad essere curiosi sul passato degli orologi vintage che acquistano...


E ora le immagini. Ci sono sia l'orologio autentico (in alto) che la versione romanzata(sopra e sotto) creata per il video e per il presente blog. Quest'ultima è il risultato di ritocchi compiuti con Photoshop per modificare il quadrante, sopprimendo il nome della marca, e il fondo della cassa, sostituendo i contrassegni usuali dei WWW con le incisioni citate nel racconto. Nessuna correzione si è resa necessaria per il movimento.


si ringrazia per la pubblicazione Marco Stazzi che potete seguire sul Profilo Facebook e sulla pagina 10.10.ch










venerdì 21 agosto 2015

10 lezioni di stile che ci ha trasmesso Audrey Hepburn & Il tubino nero è per sempre

Cambiano le mode, gli outfit, le forme ed i colori in passerella, ma c’è una cosa che non cambia mai. La classe, quella vera, non teme il passare del tempo: così ancora oggi le lezioni di Audrey Hepburn, vera e propria icona di stile, sono più attuali che mai. Tra le sue caratteristiche più apprezzate, la capacità d iessere femminile in ogni contesto e di sentirsi sempre a proprio agio.
Oggi abbiamo pensato di raccogliere 10 lezioni di stile senza tempo che Audrey Hepburn ci ha trasmesso
Spesso, gli outfit più semplici sono proprio quelli di cui abbiamo bisogno – Non bisogna sempre farsi rubare la scena da accessori ed abiti d’effetto, tutto quello che serve è già a portata di mano.
guanti rendono un outfit più sofisticato – Alcuni dei look più apprezzati di Audrey sono diventati iconici proprio grazie al tocco in più di un paio di guanti.
Un sorriso può davvero fare la differenza – Avete notato come in molte delle sue foto, ad attirare l’attenzione è anzitutto il suo sorriso? Il resto viene poi.


Non bisogna avere paura dei capi dal taglio maschile - Anche con un outfit apparentemente poco femminile, il fascino di Audrey Hepburn rimane immutato.
Non sono sempre necessari i tacchi per fare colpo – Chi l’ha detto che per sentirsi davvero femminili sono necessari un paio di tacchi vertiginosi? Alcuni dei look più amati della Hepburn includono calzature semplici (e nessun paio di trampoli).



Gli occhiali da sole stanno bene praticamente su tutto – Questo vale anche per gli outfit più eleganti, come dimostrano i fotogrammi di Colazione da Tiffany.
Non è vero che un costume da bagno a due pezzi è sempre più sexy – Anche con un semplicissimo costume intero potete attirare l’attenzione.
Mai sottovalutare l’importanza del makeup occhi – L’eyeliner messo nel modo giusto può rendere un look più speciale.
Ogni tanto bisogna anche osare – Che sia un cappello, una maglia o qualsiasi altro accessorio, concedetevi il privilegio di stupirvi e di stupire. Anche i capelli corti sanno essere molto femminili – La chiave sta nel sentirsi a proprio agio, sempre.



Il Tubino Nero:
E’ proprio vero il tubino nero è per sempre.Il tubino nero si adatta a qualsiasi forma del corpo
  • che siate a clessidra, a mela, a triangolo, poco importa…Lui sarà sempre pronto a valorizzare la nostra silhouette e a conferirci fascino, eleganza e una irresistibile femminilità.
Tropicana di Cuervo y Sobrinos 1882
Lo si può indossare al lavoro, a una festa più o meno formale o a un matrimonio senza mai essere fuori luogo, ma sempre eleganti e sofisticate. Grazie alla semplicità delle sue linee, che fasciano il nostro corpo con grazia, il tubino nero potrà essere impreziosito con gli accessori più disparatiPotremo quindi dare sfogo alla nostra fantasia con una bella stola, una borsa dai colori più o meno accessi senza mai sbagliare, perchè si armonizzeranno perfettamente.

  • Impossibile farne a meno!
  • In ultimo, ma non per ultimo, ancora una piccola lezione di stile che non dovremmo mai dimenticare: a volte bisogna non prendersi troppo sul serio!

martedì 18 agosto 2015

TROPICANA Una storia di glamour e bellezza


Nel jet-set degli anni ’50, il Tropicana era al culmine della notorietà tra coloro che appartenevano all'alta società di Cuba. Frequentato da personalità quali Marlon Brando, Ernest Hemingway, Rita Hayworth, e J.F.K., per nominarne alcuni. Il Tropicana è stato un mito dello spettacolo Latino che insieme a Folies Bergère accoglieva uno stile e un’atmosfera di charme, comune a due continenti opposti.

La bellezza femminile era esaltata da addobbi e trucchi che riprendevano linee di Art Deco che ne accrescevano la loro attrattiva.
Da qui nasce l’ispirazione per il disegno del quadrante, che inoltre riprende le incisioni finissime di Art Deco che rievocano gli interni della cassaforte della boutique di Cuba.
Il nuovo Lady vuole rilanciare la bellezza complicata con linee curve e slanciate verso l’alto che erano state riprese dai costumi delle stupende donne del Tropicana.

La nuova linea lady "Tropicana" di Cuervo y Sobrinos è sviluppata in cinque differenti versioni di quadrante dove a fare da “Star” é la polvere di diamante utilizzata per enfatizzare il decoro.  Il materiale di base è la madreperla per la versione bianca mentre la ricercata versione nera con polvere di diamanti bianchi o neri è realizzata in uno splendido quadrante “soleil”.
Questi capolavori sono ospitati in una cassa in acciaio delicatamente incastonata di diamanti bianchi o di rubini o zaffiri in sintonia con la polvere di diamante del decoro.

La decorazione del quadrante prosegue fino al cinturino per non lasciare nulla al caso. Il cinturino in pregiata pelle, a lavorazione esclusivamente artigianale, presenta un inserto intagliato finemente che riproduce le linee del decoro del quadrante nelle rispettive colorazioni.

Il Tropicana è senza dubbio un inno alla bellezza femminile e al glamour.



giovedì 6 agosto 2015

RUM, CADILLAC E MUSICA : di Samanta Colombo


Acque cristalline, una natura rigogliosa, architetture raffinate e una vita culturale vivace: tutto questo è Cuba, isola dai mille volti nel cuore dei Caraibi, da scoprire in ogni suo angolo. 







Adagiata nel cuore dei Caraibi, Cuba è un’isola dai mille volti, crocevia di culture e insieme di paesaggi dissimili, in grado di dar vita a uno dei luoghi più incantevoli del mondo. Sono gli oltre 600 chilometri di spiagge che scivolano lungo la costa a colpire per primi, gli stessi che hanno conquistato gli esploratori europei approdati qui cinque secoli fa. In questa distesa all’apparenza infinita, la provincia di Holguín, nella parte occidentale dell’isola, accoglie i riflessi dorati della sabbia di Guardalavaca e di Playa Esmeralda, poco distanti dalla barriera corallina. Al lato opposto dell’isola lo spettacolo non è da meno: nell’area di Matanzas è infatti possibile lasciarsi accecare dal bianco della spiaggia di Varadero, a più voci definita come una delle più affascinanti del mondo. Lungo queste coste non è improbabile scoprire la compagnia dei delfini: tutte caratteristiche che fanno del turismo la vocazione principale dell’area.

Accanto alle spiagge non va tuttavia dimenticato il patrimonio naturale dell’isola caraibica, tra cui i parchi naturali nei quali la vegetazione cresce rigogliosa, come l’arcipelago di Jardines del Rey, che ha ispirato anche la penna di Ernest Hemingway per il suo Isole nella corrente. Tra dune sabbiose e mangrovie lussureggianti, fenicotteri e acque cristalline, in queste terre immerse nell’Atlantico si approda sull’isolotto calcareo di Cayo Largo, con le sue aree naturali e protette.

Il mare di Cuba non presenta tuttavia solo una gamma di sfumature che vanno dal celeste diafano al turchese più intenso, ma anche una fauna prosperosa: le acque calde dei Caraibi a sud, quelle dell’Atlantico a nord e il vicino Golfo del Messico, con la sua corrente tiepida, accolgono coralli multicolore, crostacei, tartarughe marine, una miriade di specie ittiche e persino alcuni lamantini.
In questa natura incomparabile, la storia ha lasciato a Cuba tracce tangibili e variegate, un caleido-scopio di stili artistici e architettonici. Basti pensare a Baracoa, la città più antica che con le sue case coloniali, domina solitaria la punta nordorientale, protetta da foreste vergini e dall’altopiano di El Yunque, mentre nelle sue strade risuona il changüí (musica che fonde la tradizione spagnola con le percussioni africane). L’eleganza coloniale fa mostra di sé anche a Camaguey: il centro storico è un intrico di strade nelle quale sono incastonate chiese barocche e statue uniche, con una particolarità: i tinajones, tipici vasi di terracotta, utilizzati in origine per la raccolta dell’acqua piovana e disseminati in ogni angolo.

Sulla costa meridionale, in quella Santiago de Cuba dove nel 1953 si è accesa la miccia della Revolución, si erge invece l’imponente castello di El Morro, poco lontano da una delle mete di pellegrinaggio più rinomate dell’isola, la basilica di Nuestra Senora de la Caridad del Cobre. Diversa l’atmosfera a Santa Clara, dove ha sede il Mausoleo Che Guevara che custodisce le spoglie del Che e dei suoi compañeros caduti in Bolivia con altri combattenti.






Se la storia dell’isola cubana si dipana tra contraddizioni ed è in grado di generare in chi vi si accosta le opinioni più disparate, esattamente come i suoi sempre mutevoli paesaggi, nondimeno è vivace la sua vita culturale. Ad esempio, è possibile entrare in contatto con la musica più viscerale, solo varcando la soglia delle numerose Casa de la trova, una tradizione antica di voci e chitarre, che vede tra i suoi maggiori esponenti un’artista come Compay Segundo. Questa vivacità non può che esprimersi al meglio nella capitale: L’Avana non èuna semplice città, bensì un ricettacolo di cultura. Separata dal mare dalla lunga via del Malécon, il viale su cui da un lato si affacciano le antiche case e dall’altro s’infrangono i flutti del Golfo,è essa stessa l’essenza di Cuba. Dalle viuzze de L’Avana  Vecchia, patrimonio Unesco con ben un migliaio di monumenti concentrati nelle sue vie, fino alla periferia, sono le strade a pulsare di vita: automobili anni Cinquanta, echi di musica e passi di danza si fondono tra negozi di libri e locali di ogni tipo dove sorseggiare un mojito nella sua terra natia. L’Avana è uno dei centri culturali più ferventi dei Caraibi e del mondo intero, che custodisce sì la propria storia secolare e celebra la rivoluzione, ma pure guarda al futuro. E questa è un’altra delle caratteristiche di Cuba, una sorta di energia senza fine, una fucina creativa vitale e inesauribile, palpabile in ogni dove.

lunedì 3 agosto 2015

Robusto Buceador Manjuari 1882

Innovazione sportiva e tecnologia d’avanguardia Svizzera
La  versione del Robusto Manjuari 1882 della Cuervo y Sobrinos si ispira ad un pesce simbolo dell’isola Caraibica, il “Manjuari”.  Una specie endemica del Mar dei Caraibi, di origini preistoriche, autoctona ed oggi protetta, a cui tutti i cubani guardano con simpatia e rispetto.

La Cuervo y Sobrinos ha stabilito criteri tecnici di alto livello per questa novità. Piacevole in termini estetici, estremamente comodo da portare grazie al morbido cinturino in caucciù, con interno rosso personalizzato, il “Manjuari” racchiude in sè caratteristiche tecniche e tecnologiche d’avanguardia: cassa modulare in acciaio, titanio e caucciù, ottime prestazioni in termini di impermeabilità, corona a vite, massima leggibilità e movimento con doppio fuso orario. Caucciu’ anche per i laterali della cassa, che gli conferiscono un aspetto estremamente hi-tech. Nuova lunetta in titanio e cristallo per garantire massima leggibilità anche ad estreme profondità.

Il nuovo Robusto Manjuari 1882 non è un orologio qualsiasi. Si tratta di un orologio sportivo, capace di scendere a grandissime profondità, cioè a 1882 piedi,  quasi 600 metri, dove il “1882” vuole anche sottolineare l’anno di fondazione del marchio.
L’ispirazione al Manjuari non è casuale; questo pesce dall’aspetto unico e dalla forma particolare viene inciso sulle monete cubane da un peso. La medesima incisione Cuervo y Sobrinos l’ha voluta sul fondo di ogni orologio “Manjuari”.

Questa volta sono l’isola di Cuba nonché il suo fantastico mare ad ispirare i maestri orologiai di Cuervo y Sobrinos.