giovedì 6 agosto 2015

RUM, CADILLAC E MUSICA : di Samanta Colombo


Acque cristalline, una natura rigogliosa, architetture raffinate e una vita culturale vivace: tutto questo è Cuba, isola dai mille volti nel cuore dei Caraibi, da scoprire in ogni suo angolo. 







Adagiata nel cuore dei Caraibi, Cuba è un’isola dai mille volti, crocevia di culture e insieme di paesaggi dissimili, in grado di dar vita a uno dei luoghi più incantevoli del mondo. Sono gli oltre 600 chilometri di spiagge che scivolano lungo la costa a colpire per primi, gli stessi che hanno conquistato gli esploratori europei approdati qui cinque secoli fa. In questa distesa all’apparenza infinita, la provincia di Holguín, nella parte occidentale dell’isola, accoglie i riflessi dorati della sabbia di Guardalavaca e di Playa Esmeralda, poco distanti dalla barriera corallina. Al lato opposto dell’isola lo spettacolo non è da meno: nell’area di Matanzas è infatti possibile lasciarsi accecare dal bianco della spiaggia di Varadero, a più voci definita come una delle più affascinanti del mondo. Lungo queste coste non è improbabile scoprire la compagnia dei delfini: tutte caratteristiche che fanno del turismo la vocazione principale dell’area.

Accanto alle spiagge non va tuttavia dimenticato il patrimonio naturale dell’isola caraibica, tra cui i parchi naturali nei quali la vegetazione cresce rigogliosa, come l’arcipelago di Jardines del Rey, che ha ispirato anche la penna di Ernest Hemingway per il suo Isole nella corrente. Tra dune sabbiose e mangrovie lussureggianti, fenicotteri e acque cristalline, in queste terre immerse nell’Atlantico si approda sull’isolotto calcareo di Cayo Largo, con le sue aree naturali e protette.

Il mare di Cuba non presenta tuttavia solo una gamma di sfumature che vanno dal celeste diafano al turchese più intenso, ma anche una fauna prosperosa: le acque calde dei Caraibi a sud, quelle dell’Atlantico a nord e il vicino Golfo del Messico, con la sua corrente tiepida, accolgono coralli multicolore, crostacei, tartarughe marine, una miriade di specie ittiche e persino alcuni lamantini.
In questa natura incomparabile, la storia ha lasciato a Cuba tracce tangibili e variegate, un caleido-scopio di stili artistici e architettonici. Basti pensare a Baracoa, la città più antica che con le sue case coloniali, domina solitaria la punta nordorientale, protetta da foreste vergini e dall’altopiano di El Yunque, mentre nelle sue strade risuona il changüí (musica che fonde la tradizione spagnola con le percussioni africane). L’eleganza coloniale fa mostra di sé anche a Camaguey: il centro storico è un intrico di strade nelle quale sono incastonate chiese barocche e statue uniche, con una particolarità: i tinajones, tipici vasi di terracotta, utilizzati in origine per la raccolta dell’acqua piovana e disseminati in ogni angolo.

Sulla costa meridionale, in quella Santiago de Cuba dove nel 1953 si è accesa la miccia della Revolución, si erge invece l’imponente castello di El Morro, poco lontano da una delle mete di pellegrinaggio più rinomate dell’isola, la basilica di Nuestra Senora de la Caridad del Cobre. Diversa l’atmosfera a Santa Clara, dove ha sede il Mausoleo Che Guevara che custodisce le spoglie del Che e dei suoi compañeros caduti in Bolivia con altri combattenti.






Se la storia dell’isola cubana si dipana tra contraddizioni ed è in grado di generare in chi vi si accosta le opinioni più disparate, esattamente come i suoi sempre mutevoli paesaggi, nondimeno è vivace la sua vita culturale. Ad esempio, è possibile entrare in contatto con la musica più viscerale, solo varcando la soglia delle numerose Casa de la trova, una tradizione antica di voci e chitarre, che vede tra i suoi maggiori esponenti un’artista come Compay Segundo. Questa vivacità non può che esprimersi al meglio nella capitale: L’Avana non èuna semplice città, bensì un ricettacolo di cultura. Separata dal mare dalla lunga via del Malécon, il viale su cui da un lato si affacciano le antiche case e dall’altro s’infrangono i flutti del Golfo,è essa stessa l’essenza di Cuba. Dalle viuzze de L’Avana  Vecchia, patrimonio Unesco con ben un migliaio di monumenti concentrati nelle sue vie, fino alla periferia, sono le strade a pulsare di vita: automobili anni Cinquanta, echi di musica e passi di danza si fondono tra negozi di libri e locali di ogni tipo dove sorseggiare un mojito nella sua terra natia. L’Avana è uno dei centri culturali più ferventi dei Caraibi e del mondo intero, che custodisce sì la propria storia secolare e celebra la rivoluzione, ma pure guarda al futuro. E questa è un’altra delle caratteristiche di Cuba, una sorta di energia senza fine, una fucina creativa vitale e inesauribile, palpabile in ogni dove.

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